Progetto Sangmélima - sviluppo agricolo e sostenibilità ambientale. Progetto co-finanziato dalla CEI Conferenza Episcopale Italiana con l'8xmille alla Chiesa Cattolica
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Il settore agricolo ha un ruolo fondamentale per l'economia del Camerun ed impiega gran parte della popolazione locale. Purtroppo, però, è gravato da diversi problemi, tra cui l'invecchiamento delle piantagioni (quasi il 50% di esse ha più di 40 anni) e la frammentazione dei terreni, dovuta all'alto numero di piccole unità produttive.
Per questo Avaz Onlus, su esplicita richiesta del vescovo di Sangmélima, monsignor Christophe Zoa, e in collaborazione con il Centre de Ressources Zoum, ha deciso di dare vita al "Progetto Sangmelima - sviluppo agricolo e sostenibilità ambientale".
Obiettivi
- L’intento è quello d’introdurre nella regione una diversa modalità di coltura, più razionale e moderna, attraverso una specifica formazione professionale in campo agricolo, economico e cooperativo incentrata su una coltivazione scientifica e meccanizzata. La professionalizzazione dei lavoratori potrebbe, infatti, affrancare queste popolazioni e renderle totalmente libere e autonome.
- Avaz, inoltre, inizierà le popolazioni locali ai benefici di un associazionismo agricolo e ai miglioramenti che l'introduzione di macchinari e tecniche moderne di coltivazione potrebbero apportare. Difatti, come già detto, uno dei problemi principali che colpisce l’agricoltura camerunense è la frammentazione dei terreni: la comprensione dei vantaggi che deriverebbero dall’unione delle varie piccole unità produttive potrebbe portare al superamento di uno degli ostacoli maggiori che oggi impediscono all’agricoltura del luogo di apportare i giusti benefici.
- Infine, l’Associazione introdurrà e diffonderà tali conoscenze di agricoltura moderna - atte a garantire una produzione razionale e sostenibile delle colture - nelle fasce più giovani della popolazione, attraverso il coinvolgimento dei bambini in età scolare e dei giovani in attività di laboratori, seminari e osservazioni sul campo. Al Villaggio Fraternité si è già intrapreso questo cammino, con la creazione di orti che arricchiscono inoltre la mente dei bambini del Centro d’Accoglienza.
Vogliamo continuare su questa strada attraverso il “Progetto Sangmélima”, coinvolgendo il maggior numero di famiglie e cercando di dare loro i mezzi necessari per un futuro migliore e florido. Per questo, stiamo cercando una figura che possa affiancare il già ottimo lavoro dei nostri volontari e del personale locale specializzato e dare un contributo più specifico e professionale al progetto.